Giornata Mondiale del Rifugiato: un amore ‘Senza Confini’

Si è tenuta ieri sera l’edizione 2019 della Giornata Mondiale del Rifugiato, organizzata dallo Sprar/Siproimi Itri. Un “mare” di amore si è riversato sui ragazzi del Sistema di Protezione itrano, il quale dimostra ancora una volta il suo ottimo stato di salute. Una gremita piazza Sandro Pertini ha letteralmente celebrato i rifugiati. La serata ha avuto inizio con i saluti istituzionali dell’assessore ai servizi sociali Andrea Di Biase il quale, complimentandosi con l’équipe di lavoro, ha ribadito l’orgoglio di portare avanti un virtuoso progetto d’accoglienza e integrazione, come certificato dalla recente visita di monitoraggio ad opera del Ministero. Orgoglio e soddisfazione vengono espressi anche dal sindaco del Comune di Itri avv. Antonio Fargiorgio, il quale sottolinea come in questi anni di attività lo Sprar Itri non abbia mai fatto registrare tra i suoi beneficiari episodi di devianza o problemi di coesistenza con la collettività. Al contrario lo Sprar Itri si è contraddistinto per le iniziative meritevoli sia nel campo delle azioni di pubblica utilità compiute, sia per le iniziative di socializzazione portate avanti, spesso con l’entusiasmo e la spinta dei cittadini itrani, veri attori partecipi del processo di integrazione. La serata è andata avanti con la spiegazione del titolo “Senza Confini”, liberamente ispirato al libro omonimo, sulle migrazioni nel mondo animale, recentemente pubblicato dalla giornalista scientifica Francesca Buoninconti. Il tentativo è stato quello di dare una connotazione naturale ai fenomeni migratori che in natura esistono da sempre, sia per quanto concerne gli uomini che per gli appartenenti al mondo animale (dice la Buoninconti << i migratori scelgono di andare incontro a morte probabile onde evitare morte certa >>). Un ulteriore arricchimento della serata si è avuto grazie alla partecipazione di Giuseppe Suprano e Giovanni Saccoccio, rispettivamente vice preside e rappresentante d’istituto dell’IIS Fermi di Gaeta i quali, sulla scorta dei seminari “Sprar in cattedra” tenuti dallo Sprar Itri nell’istituto, hanno sottolineato l’importanza dell’informazione/formazione nelle scuole rispetto alle tematiche inerenti i fenomeni migratori, le attività di accoglienza, le forme di protezione e la relativa normativa vigente. Grande intensità emotiva ha caratterizzato successivamente il racconto, da parte di alcuni ragazzi dello Sprar, delle proprie storie di vita, a testimonianza delle difficoltà, del dolore e delle violenze che spingono questi ragazzi rischiare la morte per cercare la vita oltremare. Mettersi a “nudo” di fronte a sconosciuti è operazione di grande coraggio personale che la platea di ascoltatori ha apprezzato e sottolineato con un applauso commosso. Il finale della festa, con la piazza che si era ormai riempita, è stato un trionfo di emozioni, tra prelibati piatti preparati dai ragazzi beneficiari del Sistema di Protezione, musiche, canti e balli tradizionali proposti da Valentina Ferraiuolo assieme all’associazione “Tamburo Rosso” (che tante collaborazioni virtuose hanno già messo in atto nel panorama musicale nazionale) e alla scuola di danza popolare “TerrAnima”, diretta dalla Maestra Serena Petronio. A suggellare il tutto, nella corte dell’edificio comunale, ci ha pensato il circolo fotografico “L’altro sguardo” con la splendida mostra intitolata “Il cielo stellato sopra di noi”, frutto di un anno di lavoro a stretto contatto con i ragazzi del progetto Sprar Itri. Una serata di quelle da ricordare, insomma, una serata nella quale la cittadinanza itrana ha risposto positivamente alle polemiche nazionali degli ultimi mesi, partecipando in massa all’iniziativa messa in piedi dal Sistema di Protezione itrano. Una serata di pace, amore e integrazione, come solo il cuore grande di Itri sa realizzare. Infine i ragazzi e gli operatori dello Sprar hanno ripulito la piazza riconsegnandola in tutto il suo splendore al paese. Poi tutti a casa a riposare le fatiche della giornata, col petto gonfio d’amore e di speranza per un mondo migliore che può e deve essere.

 

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